Prunus avium L.
Il ciliegio è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee, originario originario dell’Asia e della zona del mar Caspio che si è diffuso presto in tutta Europa. Il ciliegio selvatico da cui quello domestico deriva, che si ritrova nei boschi o ai margini dei campi, ha costituito fonte di nutrimento per gli esseri umani per migliaia di anni. I nòccioli sono stati
trovati in depositi archeologici appartenenti a insediamenti dell’età del bronzo in varie zone europee.
La coltivazione del ciliegio dolce è diffusa in tutto il mondo, dove le condizioni climatiche la permettono, e costituisce il fornitore principale del frutto detto ciliegia. Tra le altre specie ci sono il ciliegio acido (che produce amarene, visciole, marasche) e il ciliegio giapponese (sakura) celebrato con una festa nazionale in occasione della sua spettacolare fioritura rosa (tradizione è l’ammirare il fiore o Hanami).
L’albero può arrivare fino a 30 metri di altezza con radici ben profonde e con foglie caduche a margine seghettato, di forma ovale. Il tronco diventa con l’età di una colorazione grigiastra. Il legno è molto pregiato e viene impiegato per la realizzazione di mobili di alta qualità, ma anche di
strumenti musicali. I fiori con cinque petali bianchi e peduncolati sono riuniti in piccoli gruppi di 3 o 4 mazzetti. La fioritura ha luogo all’inizio della primavera. E’ una buona pianta mellifera, ma la produzione di
miele monoflora si ha solo in zone dove è abbondante il ciliegio selvatico o il ciliegio coltivato. I frutti (le ciliegie) sono delle drupe carnose che nascondono i semi all’interno di un nocciolo. Il colore varia da una specie all’altra, passando per le varie gradazioni di rosso. Anche le dimensioni e
consistenza della polpa possono essere diverse secondo il tipo di ciliegia: duroni, più grandi e scure o tenerine, più chiare e piccole. Le ciliegie sono appetite dagli uccelli e mammiferi.
Contengono molte vitamine fra cui la vitamina A e C, sali minerali tra cui calcio, potassio, sodio, fosforo e magnesio, oltre a fibre, zuccheri, antocianine dalle proprietà antiossidanti e flovonoidi che aiutano la salute cardiovascolare, in quanto controllano i livelli di colesterolo nel sangue. Sono anche una fonte di melatonina, che favorisce il sonno e particolarmente consigliate in caso di stress e spossatezza. Contengono anche acido malico, una sostanza in grado di stimolare l’attività del
fegato, disintossicandolo. Il loro contenuto è poco calorico, infatti 100 grammi di ciliegie forniscono circa 40 calorie.
Oltre il consumo fresco stagionale, le ciliegie trovano utilizzo in cucina nella preparazione di confetture, sciroppi, liquori, gelati, yogurt e dolci e macedonie. Sono utilizzate anche nella loro forma disidratata e possono essere conservare anche sotto spirito (in alcool).
Trovano impiego anche in campo estetico nella preparazione di maschere di bellezza dalle proprietà astringenti e rinfrescanti. In erboristeria i peduncoli delle ciliegie favoriscono il drenaggio dei liquidi corporei e se ne preparano decotti da bere per ridurre i liquidi in eccesso nei tessuti.
Con i noccioli secchi si possono preparare cuscini che funzionano come una “borsa dell’acqua calda a secco” che possono essere riscaldato ed utilizzati sulla parte del corpo dolorante in caso per esempio di mal di schiena o cervicale.
Curiosità
Il termine Ciliegio viene da Kerasus, che sembra derivi dalla Città di Kerasunte origine da cui l’albero sarebbe arrivato fino alle nostre terre Grazie a Lucullo nel 74 a.c. o almeno così ci racconta Plinio il Vecchio.
Le schede sono state realizzate dall’agronoma Manuela Nelli.



Facile da coltivare

Fiorisce

Albero da frutto
Attenzione: Le applicazioni fitoterapiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.