Arbutus unedo L.
Il corbezzolo (albatro o arbuto) è un arbusto o albero da frutto sempreverde appartenente alla famiglia delle Ericaceae, tipico della macchia mediterranea, molto decorativo anche per uso ornamentale.
È un albero rustico e resistente originario del Mediterraneo Occidentale che si diffuse fin in Irlanda già tra il 10.000 ed il 3.000 a.C, tanto che il nome corbezzolo probabilmente deriva dal latino sorbus «sorbo», incrociato con una voce celtica.
Alto fino a 10 metri, ha un tronco molto ramificato con corteccia scura e molto dura che si squama in piccoli frammenti. Il legno di corbezzolo è un ottimo combustibile ed è ricercato per la cottura degli arrosti grazie alle sue caratteristiche aromatiche. Le foglie sono ovate, alterne, coriacee.
I fiori bianchi, che assomigliano un po’ a delle piccole mongolfiere, sono portati in infiorescenze nel mese di novembre. Sono profumati e ricchi di nettare, intensamente visitati dalle api da cui se ne ricava un pregiato miele scuro dal particolare sapore amarognolo ed aromatico.
Il frutto è una bacca globosa, scarlatta, coperta di fitte verruche acute, a polpa gialliccia con molti semi, acidula ma di sapore gradevole, mangereccia, che matura da ottobre a dicembre nell’anno successivo rispetto alla fioritura che dà loro origine, portata caratteristicamente insieme ai fiori nuovi dell’anno.
Per l’uso alimentare i frutti oltre ad essere consumati direttamente con molta moderazione, possono essere conservati sotto spirito, utilizzarli per preparare confetture e mostarde, cuocerli nello zucchero per caramellarli.
Con la fermentazione dei frutti si ottiene il “vino di corbezzolo“, mentre con la distillazione dei frutti schiacciati si può ottiene invece un’acquavite. Facendo macerare i frutti per 10-30 giorni in soluzione alcolica se ne ottiene un delicato liquore.
Il corbezzolo è conosciuto anche per le sue proprietà erboristiche-medicinali grazie al contenuto di composti quali flavonoidi, tannini, resine, il glucoside arbutoside, o arbutina. Svolge azione
antisettica generale e in particolare delle vie urinarie, è astringente e diuretico. Può venire impiegato nella cura e nel trattamento della diarrea. Per la presenza di flavonoidi e antociani, di sostanze antiossidanti e di vitamina C, i frutti di corbezzolo contrastano la formazione di radicali liberi.
Curiosità
Considerato sacro dai Romani, veniva attribuito alla dea Cardea sorella di Apollo che aveva cura dei cardini delle porte e delle case, proteggendole dalle streghe, credenza popolare ancora diffusa.
Per la presenza contemporanea del rosso dei frutti, del bianco dei fiori e del verde delle foglie, ossia i colori della bandiera d’Italia, il corbezzolo è considerato sin dal Risorgimento uno dei simboli patri italiani.
Dal Corbezzolo deriva anche un modo di dire popolare “Corbezzoli!”: espressione di meraviglia decisamente scherzosa.
Le schede sono state realizzate dall’agronoma Manuela Nelli.


Frutti commestibili

Fiorisce

Pianta amica delle api
Attenzione: Le applicazioni fitoterapiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.