ELICRISO

Helichrysum italicum (Roth) G. Don

Piccolo arbusto della flora spontanea italiana appartenente alla famiglia delle Asteraceae, l’elicriso cresce nelle zone calde e mediterranee, in terreni poveri e sabbiosi, dalle coste fino alle zone pedemontane.
Ha rami sottili con foglie di colore argento, dotate di una peluria che le rende resistenti al vento e al sole. In primavera si formano fiorellini gialli riuniti in infiorescenze.
Viene anche coltivato nei giardini oltre per il suo gradevole aspetto ornamentale e per l’intenso aroma con note di liquirizia e di curry che emana già sfiorando il fogliame con le mani.
L’elicriso è una pianta officinale di cui si utilizzano le sommità fiorite ricche di olio essenziale, flavonoidi e acidi organici che conferiscono alla pianta numerose proprietà: antinfiammatoria, antiossidante, antibatterica. Preparati a base di questa pianta sono indicati nel trattamento delle affezioni a carico dell’apparato respiratorio.
E’ una pianta amica delle pelle esercitando un’azione lenitiva, curativa nelle ustioni, accelerando i processi riparativi dei tessuti e diminuendo il dolore, bruciore e prurito in caso di affezioni cutanee.
Lasciando macerare i capolini secchi secchi in olio vegetale si prepara un oleolito ad azione decongestionante e protettivo per la pelle sensibile e reattiva.
Per il loro aroma le foglie vengono utilizzate in cucina per dare un tocco speziato ed esotico ai piatti di risotti, minestre, ripieni e carni, in particolare pollame, pesti e salse per condimenti.
Le note di liquirizia dell’elicriso si possono ritrovare nelle birre artigianali e nei liquori ottenuti per macerazione in alcool dei capolini.
I ramoscelli fioriti di elicriso essiccati sono impiegati in mazzi decorativi.

Curiosità
Considerato simbolo di eternità, in quanto il colore giallo-oro dei fiori si conserva con il tempo, ha da sempre suscitato venerazione, essendo legato al culto del sole. Il nome deriva dal greco helios,
“sole” e chrysos, “oro”, e si riferisce appunto alla forma e al giallo dorato molto luminoso dei suoi fiori e al fatto che la pianta vegeta in luoghi molto assolati e caldi.
Già noto al tempo degli egizi, infatti veniva raffigurato in molte pitture e usato come ghirlanda per le statue degli dei. Dioscoride ne prescriveva pozioni contro il morso dei serpenti.

Le schede sono state realizzate dall’agronoma Manuela Nelli.

Usata in cucina

Fiorisce

Adatta a zone calde

Attenzione: Le applicazioni fitoterapiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.