FRAGOLA

Fragaria spp.

La pianta delle fragole, appartenente alla famiglia delle Rosacee, è una specie perenne di antica origine europea (zona alpina), oggi di larga diffusione in tutti i continenti. Si trova sia allo stato selvatico nei boschi e nei prati, che coltivata in piena terra o in serra per i suoi frutti rossi a forma di cuore dal caratteristico profumo e sapore.
Il nome botanico Fragaria deriva dal latino fragrans, ossia fragrante, per il sapore intenso e l’odore che il frutto emana.
La fragola è una piantina alta circa 20 cm il cui fusto è stato trasformato in un corto rizoma da cui si sviluppano gli stoloni striscianti che formano catene di nuove piantine disposte a raggiera. Le foglie sono ovali, dentellate, leggermente pelose e morbide, riunite a trifoglio e sostenute da un lungo ricciolo. I fiori bianchi o rosati sono costituiti da 5 petali e sono riuniti in gruppi di 3-8 a costituire dei racemi e hanno lunghi piccioli.
Il frutto è in realtà un falso frutto: è costituito dal ricettacolo fiorale che si accresce e si fa succulento e presenta sulla superficie dei piccoli acheni (veri frutti, confusi come “semini”).
Esistono numerose varietà di fragole: si suddividono in unifere che danno frutti grossi una sola volta e solo in autunno, e varietà rifiorenti che producono frutti più piccoli dalla primavera fino all’autunno. Il periodo di raccolta quindi, varia a seconda se la coltura è protetta o in pieno campo,
della latitudine e dalla varietà.
Le fragole sono naturalmente ottime mangiate fresche, al naturale, oppure con panna e cioccolato o gelato, per un’alternativa golosa”. Anche i dolci con le fragole sono tantissimi. Questo frutto si presta alla realizzazione di marmellate, confetture, ma anche torte, come la cheescake alle fragole, crostate, frullati, sorbetti, smoothies, gelatine e gelati. Possono anche essere usate per creare piatti salati, come per esempio il noto risotto alle fragole, dal caratteristico colore rosa, dove
vengono aggiunte in piccoli pezzetti a metà cottura e salse agrodolci. Si accompagnano molto bene anche alle insalate, “in particolare in abbinamento a rucola e lattuga”. Se ne possono ricavare sciroppi e liquori. Si conservano anche surgelate ed essiccate.
Le fragole contengono pochi zuccheri e sono ricche di sali minerali e fibre e con un buon contenuto di vitamina C, acidi organici, polifenoli (ottimi antiossidanti).
Possono essere utilizzate anche come rimedi naturali di bellezza, contro le scottature solari, impacchi nutrienti e rassodanti per il viso e il corpo, maschere schiarenti e rivitalizzanti per il viso, maschere emollienti e nutrienti per prevenire le rughe, latte detergente per pelli grasse, maschera astringente per pelli grasse.

Storia
Apprezzata e conosciuta fin da tempi antichissimi, alcuni reperti archeologici hanno dimostrato come fossero fonte di nutrimento già per alcune tribù primitive. Nella storia sacra si parla della fragola come alimento benefico e incomparabile dono di Dio.
Sulle tavole dell’antica Roma questo frutto compariva per le feste in onore di Adone. La leggenda narra che, quando Adone morì, Venere pianse copiose lacrime, che, una volta a terra, si
trasformarono in piccoli cuori rossi: le fragole.
In epoca medievale divenne simbolo di tentazione. Si credeva inoltre che chi mangiasse fragole si sarebbe trasformato in mostro, probabilmente perché vi erano già persone allergiche che dopo l’ingestione gonfiavano e si riempivano di pustole, spaventando il prossimo.
Fino al XVII secolo, in Europa venivano coltivate piante di specie selvatiche autoctone e altre introdotte dall’America del Nord. Fu un ufficiale francese, che importò dal Cile le piante madri
utilizzate come base per la costituzione del primo ibrido a cui appartengono le fragole che conosciamo oggi.

Le schede sono state realizzate dall’agronoma Manuela Nelli.

Frutti commestibili

Fiorisce

Si può coltivare ovunque

Attenzione: Le applicazioni fitoterapiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.